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A giugno non arriva solo il sole e l’estate, ma è pure il tempo delle scadenze fiscali, e qui son dolori, visto che l’Italia non ha mai brillato per semplicità e linearità nel calcolo e nel pagamento delle relative tasse e imposte, creando non poche difficoltà sia ai cittadini che ai comuni che devono regolamentare tale delicata materia.
Quest’anno attraverso la legge di stabilità 2014 il governo ha istituito l’Imposta Unica Comunale (IUC), che si basa sul possesso e il valore di immobili e sull’erogazione e fruizione di servizi comunali. La IUC è composta: dall’Imposta Municipale Unica o propria (IMU) – componente patrimoniale, dovuta dal possessore di immobili, escluse le abitazioni principali; dalla Tassa sui Servizi Indivisibili (TASI) – componente servizi, che è a carico sia del possessore che dell’utilizzatore dell’immobile, per servizi indivisibili comunali come l’illuminazione, la Polizia Locale, la Protezione Civile, la manutenzione stradale, cimiteriale, dell’ambiente e del verde ecc.; dalla Tassa sui Rifiuti (TARI) – componente servizi destinata a finanziare i costi relativi al servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti a carico dell’utilizzatore.
Le scadenze fiscali per queste imposte sono fissate al 16 giugno per la prima rata e al 16 dicembre per la seconda.
Il Comune di Oriolo Romano, come quello di Roma, non ha deliberato le aliquote per la TASI entro il termine fissato dal governo del 23 maggio, quindi le scadenze per la Tassa sui Servizi Indivisibili sono procrastinate al 16 ottobre e al 16 dicembre prossimi.
Il Comune di Canale Monterano è stato invece più preciso e solerte fissando le aliquote TASI al 2,5 per mille per le abitazioni principali e relative pertinenze e allo 0.8 per mille per le abitazioni principali di lusso e relative pertinenze (che pagheranno anche l’IMU), non sono però previste detrazioni, quindi una famiglia monoreddito numerosa o con un disabile in casa pagherà quanto un single.
Insomma per i cittadini di questi due enti locali non sarà semplice orientarsi nel caos fiscale di queste imposte, anche se fortunatamente sui siti web di entrambi i comuni in questione sono presenti calcolatori automatici per conoscere la somma da pagare secondo la propria rendita catastale, che consentono pure la stampa del relativo modello F/24. Senza dimenticare che lo scorso 30 maggio il governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco ha previsto, nelle consuete considerazioni finali sull’andamento dell’economia, che nell’ipotesi di applicazione dell’aliquota TASI base (1 per mille) il prelievo aumenterebbe di circa il 12% rispetto all’IMU 2013 e addirittura di oltre il 60% nel caso si applicasse un’aliquota pari al 2,5 per mille.

© 2014 Pierstefano Durantini

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