[cmsms_row data_padding_bottom=”50″ data_padding_top=”0″ data_overlay_opacity=”50″ data_color_overlay=”#000000″ data_bg_parallax_ratio=”0.5″ data_bg_size=”cover” data_bg_attachment=”scroll” data_bg_repeat=”no-repeat” data_bg_position=”top center” data_bg_color=”#ffffff” data_color=”default” data_padding_right=”3″ data_padding_left=”3″ data_width=”boxed”][cmsms_column data_width=”1/1″][cmsms_image align=”none” animation_delay=”0″]297|https://www.pierstefanodurantini.it/wp-content/uploads/2018/03/IRA_0774-16Luminarie-Natale-580×386.jpg|project-masonry-thumb[/cmsms_image][cmsms_text animation_delay=”0″]

C’erano una volta le luminarie che coloravano le strade dei nostri paesi e ci indicavano l’arrivo del Natale. Abbondanza, consumo e serenità ci accompagnavano per quel periodo, anche quando c’erano problemi. Perché c’era la speranza e la fiducia nel futuro, ma ora comincia a scarseggiare pure quella. Del resto i dati sul lavoro, relativi a ottobre scorso e appena diffusi dall’Istat sono impietosi: la disoccupazione è salita al 12,5%, quella giovanile, cioè per i ragazzi dai 15 ai 24 anni, è al 41,2%, il peggior dato dal lontano 1977. L’economia è in recessione da anni, se non addirittura in stagflazione e la pressione fiscale è salita al 44%. Quelle poche luci natalizie rimaste ancora accese non riescono più a scaldare i cuori, a illuminare la nostra vita e così la serenità è sparita. Buon 2014!

© 2013 Pierstefano Durantini

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