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Un mese fa il procuratore capo di Modena, Vito Zincani, titolare dell’inchiesta sul terremoto che lo scorso 29 maggio colpì l’Emilia, ha iscritto 40 persone nel registro degli indagati per i crolli dei capannoni in cui morirono nove operai, un ingegnere e un imprenditore mentre stavano lavorando. Gli indagati sono i proprietari, i progettisti e gli esecutori dei lavori dei prefabbricati che non hanno retto alle scosse telluriche.
Il territorio sabatino è denso di capannoni industriali simili a quelli crollati nel modenese. Certamente questi, come quelli emiliani, sono stati edificati a norma di legge, ma le pareti e il soffitto sono opportunamente ancorati tra loro da appositi sostegni che ne impediscano il crollo in caso di sisma? La prevenzione è importante e richiede una maggiore prudenza rispetto a norme di legge ormai obsolete, serve a evitare tragedie future.

©2012 Pierstefano Durantini

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