Pandemia e Solidarietà

 

In questi mesi in cui l’epidemia da Covid19 ha costretto gran parte degli italiani a fermarsi, rimanendo in casa per arginare la diffusione del contagio e limitandone quindi i suoi effetti più deleteri, c’è chi ha continuato a lavorare, perché impiegato in settori essenziali e anche chi non si è fermato, perché presta la sua opera gratuitamente nel terzo settore, il volontariato.

Per esempio a Manziana e Oriolo Romano è stata encomiabile l’opera dei volontari della Croce Rossa Italiana e della Protezione Civile. Semplici cittadini che, sottraendo tempo alle loro famiglie e a loro stessi, hanno provveduto dapprima al reperimento e poi al recapito a domicilio di generi alimentari e farmaci destinati a persone con difficoltà e anziani soli. Volontari che, indossando sempre tutti i dispositivi di protezione individuale, non si sono limitati all’acquisto e alla consegna di beni indispensabili, ma hanno portato anche una parola di conforto e un po’ di prezioso calore umano nelle case di chi è meno fortunato. Acconsentendo pure, con un sorriso e una battuta, a richieste anomale come quella di oltre 10 confezioni di acqua minerale oppure accorgendosi che una minoranza di questi bisognosi aveva figli o nipoti che avrebbero potuto provvedere autonomamente.  Ma il volontariato e la solidarietà volano alto rispetto a chi a volte se ne approfitta un po’.

© 2020  Pierstefano  Durantini

[/cmsms_text][/cmsms_column][/cmsms_row]