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Era il 22 agosto 2006 quando don Massimiliano Crocetti, all’epoca parroco di Oriolo Romano, fu arrestato per molestie sessuali su minori. Il 15 febbraio 2008 arrivò la sentenza di primo grado che inflisse una pena di un anno e sei mesi per l’episodio di Oriolo, più altri due anni e 10 mesi per un caso analogo, seppur più grave, accaduto qualche anno prima a Vetralla ed emerso durante le indagini.
Pochi giorni fa la Conferenza Episcopale Italiana, attraverso le parole del suo presidente cardinale Bagnasco, ha affermato che per affrontare il triste fenomeno della pedofilia all’interno della Chiesa bisogna agire secondo le direttive papali, quindi massima trasparenza e tolleranza zero nei confronti dei preti coinvolti in questo genere di procedimenti penali (100 casi in Italia nell’ultimo decennio, secondo le cifre fornite dalla CEI).
La comunità oriolese desidererebbe conoscere qual è la situazione del suo ex parroco. Egli è ancora un ministro della Chiesa? È stato sospeso a divinis? Ridotto allo stato laicale? Ha ragione il Pontefice servirebbe trasparenza.

Pierstefano Durantini

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