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Il 20 luglio scorso i gestori degli stabilimenti aderenti al Sindacato Italiano Balneari hanno scioperato, fornendo per un giorno gratuitamente i loro servizi. Essi contestano una direttiva europea del lontano 2006, che obbliga l’Italia a mettere all’asta le concessioni demaniali introducendo finalmente un regime concorrenziale, fino a oggi negato solamente nel nostro Paese, caso unico in Europa, dove vengono rinnovate annualmente in maniera praticamente automatica.
Inoltre il federalismo demaniale, col passaggio alle regioni della gestione delle concessioni, dovrebbe dare un’ulteriore spinta alla concorrenza, con la conseguente lievitazione delle tariffe per i gestori, a tutto vantaggio del cittadino e delle casse degli enti locali. Ma siamo in Italia dove vige il classico ‹‹fatta la legge, trovato l’inganno!›› e, visto che attualmente i prezzi di affitto di un ombrellone e un lettino paiono tutt’altro che economici, siamo certi che il pur giusto aumento del canone di concessione dell’arenile che sosterranno i gestori non sarà scaricato sull’utente finale? Chi vigilerà?

Pierstefano Durantini

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